Rebecca Laurey

Benvenuti nella casa di Rebecca Laurey, un accogliente rifugio in periferia appena fuori Amsterdam. Con un perfetto equilibrio tra città e natura, questo spazio invitante combina comfort moderno e fascino vintage. Tocchi di colore e scelte di design senza tempo riflettono la visione creativa di Rebecca, rendendo questa casa un luogo in cui ogni dettaglio racconta una storia.

I colori di Rebecca

27 — Oatmilk

18 — Mist

43 — Serene

39 — Sage

82 — Limón

Dove ci troviamo, e cosa ti ha portata qui?

Dico sempre che vivo in una “zona residenziale periferica”, e in effetti rende bene l’idea. Sono vicino ad Amsterdam, in un paese tranquillo e a misura di famiglia, a due passi sia dalla natura — tra spiagge e boschi — sia dalla città. Sono cresciuta proprio qui. Dopo diversi anni a New York, sono tornata nei Paesi Bassi perché ero incinta. Dopo circa due anni ad Amsterdam, ho sentito il bisogno di viaggiare un po’, poi ho deciso di “stabilirmi” di nuovo vicino alla mia famiglia, per avere una rete di sicurezza a portata di mano mentre i bambini sono ancora piccoli. Ho sicuramente in programma di trasferirmi di nuovo all’estero, ma probabilmente non nel prossimo futuro.

Descriviti in una frase!

Sono una creative strategist, moglie e mamma di due bambini, che trova sempre la bellezza nei dettagli – che si tratti di creare ricordi in famiglia, curare gli spazi, definire l’identità di un marchio o costruire una casa piena di colore e carattere.

“Non mi lascerei guidare dai colori di tendenza, ma da quelli che senti più in sintonia con te e con il tuo stile d’arredo.”

Cosa ti piace di più della tua casa?

Mi piace il fatto che finalmente ho spazio! È stato uno dei motivi principali per cui ho deciso di trasferirmi fuori città. Oltre al giardino, sono una grande fan della vita dentro e fuori casa (ma non in inverno). Dal punto di vista architettonico non era la mia prima scelta – io e mio marito cercavamo una casa degli anni '30 o anche più antica – ma abbiamo acquistato una casa degli anni '60. Con i nostri mobili per lo più vintage però funziona benissimo, e i colori che abbiamo aggiunto alle pareti le hanno dato quel carattere che sentivamo mancare.

Qual è stata l’idea alla base della palette che hai scelto per la casa?

Volevo mantenere neutri gli spazi principali, perché abbiamo alcuni mobili di design e vintage che sono già protagonisti. Desideravo che fossero loro a “parlare” più che le pareti, quindi abbiamo scelto un bianco caldo. Per le camere dei bambini, invece, ho voluto osare un po’ di più e dare a ciascuna un’identità propria.

Quali colori hai scelto? E perché ti hanno colpito in particolare?

Il soggiorno, gli altri ambienti comuni e anche il nostro ufficio sono immersi in un bianco caldo: 27 – Oatmilk. Parker, il più grande (5 anni), ha scelto da solo l’azzurro chiaro 18 – Mist. È in quella fase in cui vuole avere il controllo e ha scelto con molta attenzione tra varie opzioni dopo aver provato gli adesivi con i campioni sulle pareti. James, il più piccolo (1 anno), ha un verde vintage – 39 – Sage – nella sua cameretta, che dà una sensazione insieme accogliente e giocosa. Per lo spogliatoio ho scelto un verde salvia molto classico, 43 – Serene, perché la stanza è composta solo da armadi a muro, una cassettiera e un vecchio quadro a olio. Volevo qualcosa che la rendesse speciale, ma restasse elegante nel tempo. Nella stanza dei giochi dei bambini c’è il giallo tenue 82 – Limón: è una stanza piccola, ma volevo che fosse comunque divertente e questo colore discreto funziona perfettamente.

Di quale scelta sei più soddisfatta?

Non ho dubbi su nessuno dei colori che ho scelto, ma sono rimasta particolarmente colpita da cosa può fare un bianco caldo rispetto a un bianco puro. Ovviamente dipende dalla casa e dalla luce in ogni stanza, ma a prescindere dal tempo o dall’ora del giorno, il bianco caldo riesce sempre a creare un’atmosfera accogliente.

Descrivi il tuo stile d’arredo in tre parole!

Vintage, senza tempo, caldo.

Hai un consiglio per chi vuole ridipingere casa?

PROVATE I CAMPIONI. Fa davvero la differenza osservare i colori per qualche giorno. Io sceglierei sempre tonalità classiche, così da non stancarsene mai. Non mi lascerei guidare dai colori di tendenza, ma da quelli che senti più in sintonia con te e con il tuo stile d’arredo. Un po’ come nell’abbigliamento: ogni tanto mi piace il colore, ma le basi restano nei toni neutri.

Quale colore della palette Klint ti è piaciuto di più?

Direi il 27 – Oatmilk. So che il bianco non è tecnicamente un colore, ma è la base di tutta la nostra casa. È presente senza imporsi, se hai presente cosa intendo.